La sua preparazione è molto semplice, ma bisogna avere delle piccole attenzioni per la sua buona riuscita. 😉
Note & Consigli
Il CP si può fare con qualsiasi tipo di cioccolato e anche colorato partendo da una base di cioccolato bianco con aggiunta di colorante alimentare.
A differenza della pasta di zucchero (PdZ) e del marshmallow fondant (MMF) che hanno un sapore troppo dolce e stucchevole (e per alcuni anche immangiabile!), il CP ha il sapore del cioccolato, ma un po’ più dolce.
Per far aderire bene il CP alla torta, è necessario prima spalmare la superficie del dolce con un velo di crema (solitamente al burro o nutella o panna montata ben soda) e poi farlo riposare in frigorifero per un paio d’ore.
Una volta adagiato il CP sulla torta bisogna farvi sopra una lieve pressione con le mani oppure con l’apposito smoother.
Di seguito riporto la ricetta che uso sempre io con il miele al posto del glucosio (ingrediente di non facile reperibilità, per questo non uso mai la versione classica che lo prevede!).
La quantità di CP ottenuta basta per ricoprire una torta di 24 cm di diametro e 4 cm di altezza. Per fare anche dei decori sulla superficie (scritte, fiori, etc) occorre aumentare le dosi oppure usare una torta più piccola! 😉
Se la torta decorata va conservata in frigorifero (ad esempio perché farcita con creme fresche), è necessario lasciarla riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti prima del consumo per far si che il CP non sia troppo duro. 😛
Ingredienti
- 150 gr di cioccolato
- miele: 60 gr (2 cucchiai) con cioccolato bianco, 90 gr (3 cucchiai) con cioccolato al latte o gianduia, 120 gr (4 cucchiai) con cioccolato fondente
- 1 cucchiaino di acqua a temperatura ambiente
- zucchero a velo q.b.
- coloranti alimentari (solo se necessario)
Procedimento e Conservazione
Metti il cioccolato spezzettato in una ciotola e fondilo a bagnomaria, poi appena si è sciolto spegni il fuoco ma lascia il contenitore sopra l’acqua calda.
Aggiungi acqua, colorante e miele e mescola energicamente con un cucchiaio di legno o silicone fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto morbido.
Trasferisci il composto in una ciotola fredda e continua a mescolare fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente che si stacca dalle pareti.
Nel caso l’impasto rimanga troppo mollo, aggiungi poco alla volta dello zucchero a velo setacciato, continuando a mescolare.
Prendi l’impasto con le mani e realizza una palla, avvolgila bene nella pellicola trasparente e lasciala riposare per almeno 30 minuti in un luogo fresco.
Riprendi l’impasto ed inizia a lavorarlo velocemente come si fa per impastare, con le mani fredde e asciutte, su un piano freddo e ‘infarinato’ di zucchero a velo.
L’impasto deve risultare elastico, morbido e non appiccicoso, dalla consistenza tipo ‘pongo’.
Se dovesse risultare troppo mollo e appiccicoso, basta aggiungere poco zucchero a velo in più riprese e continuare a lavorare l’impasto con le mani.
Se per caso hai esagerato con lo zucchero a velo, puoi provare a recuperare l’impasto ungendoti le mani con burro o strutto e lavorandolo bene.
Una volta pronto, appiattisci velocemente l’impasto con le mani, cospargilo di zucchero a velo e stendilo con la macchina per fare la pasta oppure adagialo fra due fogli di carta da forno e stendilo con il mattarello.
Lo spessore che ti consiglio è di 2 mm.
Adesso puoi adagiare il CP sulla torta facendolo aderire bene e poi tagliando via l’eccesso con un coltello dalla lama liscia e bagnata.
L’impasto avanzato lo puoi stendere nuovamente e poi sbizzarrirti nel creare delle decorazioni (a mano oppure usando degli stampini o dei tagliapasta) per abbellire ulteriormente la torta.
Per fissare le decorazioni alla superficie puoi spennellarne la base con acqua o gelatina alimentare oppure infilzarle con uno stecchino. 😉
Se avanza ulteriore impasto, fascialo nella pellicola trasparente e chiudilo in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico: in questo modo si può conservare per diversi giorni in frigo oppure si può surgelare.
In entrambi i casi, per utilizzarlo va riportato a temperatura ambiente e lavorato come indicato.
Ti è piaciuto questo articolo?
Allora condividilo nel web tramite le icone qui sopra oppure
lascia il tuo commento nel box qui sotto.